Si è diffuso il timore che questa, potrebbe essere l’occasione giusta per il Governo di pretendere la riscossione degli anni arretrati.
Teoricamente, si dovrebbe pagare anche per gli anni addietro, in quanto la nuova legge, opera una “presunzione automatica” di possesso della tv per quanti hanno anche un contratto di abbonamento all’energia elettrica.
Tale presunzione, potrà essere superata (così da non pagare il canone Rai) mediante prova contraria fornita dall’utente o attraverso una sua autocertificazione da presentare all’Agenzia delle Entrate.
Per quanto concerne la prescrizione, si rende noto che, nonostante, il codice civile stabilisca che tutto ciò che deve essere pagato una volta all’anno si prescrive in cinque anni, la Cassazione invece, ha da sempre riconosciuto al canone Rai la natura di imposta e, come tale, ne segue la disciplina, ivi compreso per quanto riguarda la più lunga prescrizione di dieci anni.
Pertanto, la richiesta di arretrati, non potrà spingersi oltre i 10 anni precedenti.
Dubbio: la richiesta di pagamento degli arretrati verrà inserita nella bolletta elettrica?
NO. Infatti, secondo la nota diffusa dall'ufficio stampa della RAI, le modalità di riscossione "mediante addebito nella bolletta elettrica" riguardano esclusivamente i canoni maturati dal 1 gennaio 2016 e non eventuali arretrati.
NO. Infatti, secondo la nota diffusa dall'ufficio stampa della RAI, le modalità di riscossione "mediante addebito nella bolletta elettrica" riguardano esclusivamente i canoni maturati dal 1 gennaio 2016 e non eventuali arretrati.
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