domenica 6 marzo 2016

La figura di Imprenditore agricolo e Coltivatore diretto - IMU


All'interno del nostro codice civile, precisamente all'art. 2135, viene definito Imprenditore agricolo, chi esercita la coltivazione del fondo, selvicoltura, l'allevamento di animali, o attività connesse (con le quali si intendono tutte le attività dirette alla conservazione, trasformazione o commercio di prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione o dall'allevamento).
Non è necessario che l'imprenditore, partecipi personalmente alla gestione dell'impresa, la quale può benissimo essere affidata a soggetti assunti alla gestione a questo scopo, però è richiesto che l'attività venga esercitata in suo nome, in modo da riversare tutti gli effetti giuridici ed economici derivanti dalla gestione, nel suo patrimonio.
All'uopo, però si ricorda che vi sono delle leggi speciali che pretendono che, affinché si possa acquisire la qualifica di imprenditore agricolo professionale, è necessario che dalla medesima attività ottenga almeno il 50% del proprio reddito globale di lavoro (25% per le aziende ubicate in zone svantaggiate).

Diversa invece appare la categoria dei coltivatori diretti, che invece è caratterizzata dal fatto che il soggetto in questione coltiva, con i propri mezzi  il fondo,  con il lavoro prevalentemente proprio o della propria famiglia.
Per essere riconosciuti tali, la legge richiede che questi  con il proprio lavoro o della propria famiglia, contribuisca ad almeno un terzo del fabbisogno lavorativo aziendale, con un numero di giornate annue non inferiore a 104, e che la medesima attività gli garantisca la fonte di reddito principale.
Peculiarità dell'impresa agricola, è che questa è sottoposta a un regime legale diverso rispetto quella commerciale, in particolare:
  • in essa, non è pienamente applicabile il regime delle pubblicità mediante il registro delle imprese (eccetto che l'impresa costituisca una società)- precisamente si prevede l'iscrizione al registro delle imprese in sezioni speciali,  che ha la funzione di certificazione anagrafica e di pubblicità notizia;
  •  è prescritto l'esonero dall'obbligo di tenere le scritture contabili;
  • infine, in caso di insolvenza, l'imprenditore non è assoggettato al fallimento.
Questo trattamento giuridico, più leggero rispetto a quello previsto per l'imprenditore commerciale, è stato previsto per i maggiori rischi a cui lo stesso è assoggettato, attesa la lentezza dei cicli produttivi, la minor frequenza dei rapporti con il mercato, ecc...

Importante: Tra le novità introdotte dalle legge di stabilità 2016, vi è l'esenzione IMU sui terreni agricoli per i coltivatori diretti e per gli imprenditori agricoli professionali. 
Per ottenere suddetta esenzione, bisogna tenere a mente che è assolutamente necessario:
  • possedere la qualifica professionale - che si consegue  mediante la partecipazione a specifici corsi professionalizzanti (tipo corso “capo azienda”) spesso organizzati dalla Regione gratuitamente, e che permettono, appunto, di acquisire alcune conoscenze dell'agricoltura e delle tecniche utilizzate;
  •   l'iscrizione all'elenco previdenziale dell'INPS.
R.F.

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