lunedì 14 marzo 2016

parità tra coniugi insussistenza di maltrattamenti



La Cassazione con la pronuncia n. 5258 del 09.02.2016 ha ritenuto insussistente il reato di maltrattamenti in famiglia, laddove all'interno del nucleo familiare vi sia parità.
In pratica, gli Ermellini, hanno evidenziato che il reato in oggetto si può escludere considerando le qualità personali dei coniugi, cioè se la moglie ha un «livello di formazione professionale, cultura, condizioni sociali ed economiche ben superiori alla media», ben può reagire alle intemperanze del marito.
Dunque, la Corte resta sul suo orientamento predominante secondo cui per configurare il reato previsto dall'articolo 572 c.p, «la materialità del fatto deve consistere in una condotta abituale che si estrinsechi con più atti che determinano sofferenze fisiche o morali, realizzati in momenti successivi, collegati da un nesso di abitualità ed avvinti nel loro svolgimento da un’unica intenzione criminosa di ledere l’integrità fisica o morale del soggetto passivo infliggendo abitualmente tali sofferenze», ed appare necessario  la sussistenza di uno stato di soggezione ed inferiorità nella vittima quale effetto degli atti di prevaricazione commessi dal soggetto attivo.
R.F.



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